Il Volere
Vedi anche Introduzione alla Magia - La Magia Neenuvaren: l'antica magia degli Elfi - La Magia Brinnica: La leggenda di Cuorditempesta, Patto del Vento
La Magia Merida: Culto del Fuoco, Nascita della scuola, Filosofia del Fuoco, Il Liceo - La Magia Venale: Prima dei Niviani, La Nascita, Il Volere, La Spina
Il primato concettuale rappresentato dalla possibilità di manipolare la volontà umana trova il suo fondamento nel pensiero metafisico sviluppato dai Niviani, che pone nel Volere la spiegazione di ogni fenomeno, compresa la magia.
Risultato della somma di tutte le singole volontà, il Volere costituisce il principio fondante della realtà così come è percepita dai sensi, un’unica grande entità che accomuna tutte le creature viventi; così come essa rende liberi, può quindi rendere schiavi.
Secondo il pensiero niviano ogni cosa, dalla materia inerte alle creature pensanti posseggono una volontà, una spinta ad agire e comportarsi in un determinato modo. Più la cosa è semplice, più la sua volontà sarà fissa: una pietra esercita sempre la volontà di tornare alla terra, il mare eserciterà sempre la volontà di crescere e ritirarsi provocando le maree, così come un animale predatore eserciterà sempre la volontà di cacciare. Ogni cosa esercita quindi una volontà, tanto più forte e libera quanto più è evoluta, eppure sempre comprensibile ad uno studioso accorto. Ne consegue quindi che un animale possiede una volontà più forte e più varia di un albero, un uomo possiede una volontà più forte e varia di un animale, un mago possiede una volontà più forte e varia di un uomo comune, e infine un mago che comprenda le leggi della volontà, possiede una volontà più forte degli altri maghi. La somma di ogni singola volontà, dalla più semplice e debole alla più complessa e potente, forma il Volere, una forza in continuo mutamento influenzata dalle volontà più forti, su cui in modo privilegiato agisce, naturalmente, la magia.